Tra le operazioni più frequentemente utilizzate da coloro che dispongono di un conto corrente c’è l’addebito diretto. Molti s’interrogano sul significato di questa particolare operazione che avviene in maniera estremamente semplice.
È sufficiente infatti che i titolari di un conto bancario si rechino presso il proprio istituto bancario e, attraverso la sottoscrizione di un documento che prende il nome di disposizione di pagamento automatizzato, autorizzino in maniera automatica i pagamenti.
Sarà infatti l’istituto bancario a gestire in modo automatico i pagamenti previsti ad ogni scadenza. L’addebito sul conto è ideale per pagare spese come le fatture di elettricità e gas,la rata mensile del mutuo, sottoscrizioni a canali TV a pagamento o servizi telefonici ecc.
Insomma, questa specifica operazione bancaria assicura una notevole efficienza in termini di tempo e anche di risorse economiche (pensando che vari fornitori di elettricità o gas offrono riduzioni con domiciliazione delle bollette).
Cerchiamo ora di capire come funziona l’addebito diretto e quanto è in grado di semplificare la vita di milioni di correntisti.
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Addebito diretto o domiciliazione delle utenze
Per molti italiani il pagamento delle bollette domestiche è una vera e propria scocciatura. La mancanza di tempo, le interminabili file alla posta o in banca e spesso la difficoltà di ricordare le diverse scadenze sono tutti elementi che depongono a favore della domiciliazione delle utenze.
Sempre più correntisti italiani preferiscono optare per l’addebito diretto o addebito RID delle bollette sul conto corrente e tutto ciò permette una serie di vantaggi, anche economici oltre che pratici.
I clienti Enel, ad esempio, optando per l’addebito diretto sul conto della bolletta Enel possono usufruire di notevoli benefici tra cui, oltre a quelli precedentemente elencati, la restituzione del deposito cauzionale e di eventuali interessi maturati.
Non solo, la domiciliazione dell’utenza permette di risparmiare sulle commissioni di pagamento. Come Enel, anche altri importanti fornitori di energia elettrica propongono dei vantaggi in caso di addebito diretto su conto corrente bancario.
Addebito diretto per abbonamenti telefonici e pay TV
Tutti i correntisti che hanno sottoscritto abbonamenti con compagnie telefoniche o a pay Tv possono tranquillamente optare per l’addebito diretto.
TIM, Vodafone e Sky sono solo alcuni degli operatori telefonici o piattaforme televisive con cui vengono sottoscritti abbonamenti per connessione internet, adsl, fibra e tv a pagamento.
Tutti i clienti di queste note società possono scegliere di pagare i propri abbonamenti fornendo l’IBAN o il RID e autorizzando così l’operatore a prelevare, direttamente dal conto, l’importo della fattura.
Telepass e addebito diretto sul conto corrente
Chi, per motivi di lavoro o altro, è costretto a transitare in autostrada sa quanto tempo spesso si perde al casello autostradale. Proprio per questo motivo sono in tanti gli italiani che preferiscono evitare di perdere tempo scegliendo Telepass.
Si tratta di un piccolo apparecchio che viene fornito direttamente dalla banca, per mezzo di Autostrade Spa, e che deve essere installato sul parabrezza della vettura.
Questo aggeggio consentirà agli automobilisti di transitare nelle apposite porte dedicate senza doversi fermare al casello autostradale. Il pedaggio verrà pagato attraverso addebito diretto sul conto corrente. Un sistema semplice e veloce di cui possono usufruire solo i titolari di un conto corrente consentendo l’addebito diretto su quest’ultimo delle somme da versare per il pedaggio autostradale
Cosa succede in caso di addebito non autorizzato?
Può accadere che, dando un’occhiata all’estratto conto, ci si accorga dell’esistenza di addebiti non autorizzati. Molto probabilmente si tratterà di una truffa e quindi la prima cosa da fare è darne immediatamente comunicazione alla banca e ai carabinieri.
Subito dopo potrà essere aperta una procedura, chiamata chargeback, avverso la propria banca con cui si richiede a quest’ultima l’indennizzo della somma indebitamente prelevata.
Il correntista, se la banca si rifiutasse di rimborsarlo, può adire il giudice di pace, per somme non superiori a 5mila euro, o il tribunale, per somme superiori alla soglia di 5mila euro, oppure rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario.
In tali tipi di controversie il correntista parte avvantaggiato nel senso che la banca è tenuta a rimborsarlo a meno che non riesca a dimostrare che l’indebito prelievo dal conto è avvenuto per dolo o colpa del cliente, il quale non ha custodito correttamente i propri dati bancari.
Come gestire l’addebito sul conto corrente
Ciascun correntista è libero di gestire l’addebito sul conto corrente in maniera completamente personalizzata, indicando alla banca i creditori dai quali accettare richieste di pagamento e quelli da cui no. Impostare il limite massimo di addebito e gli intervalli temporali tra un addebito e un altro. Infine può, in qualsiasi momento, bloccare l’addebito su conto corrente.
La revoca del RID va fatta al proprio istituto bancario, personalmente o a mezzo raccomandata.
Nell’istanza rivolta all’istituto di credito va indicato il titolare, il numero del conto e tutti i creditori avverso i quali, a partire dal mese successivo, la banca non dovrà più provvedere al pagamento delle relative fatture.
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.
