Le coordinate bancarie sono dei codici che contraddistinguono il mondo bancario. Più specificatamente si riferiscono a dei gruppi formati da una sequenza di numeri e lettere e che identificano un conto corrente bancario. Tali codici sono stati introdotti per rendere più semplici tutti i movimenti di denaro come ad esempio i giroconti, i bonifici e i vari addebiti e accrediti tra banche e devono essere comunicati ad ogni transazione bancaria.
Se si effettua un cambio di coordinate bancarie si deve procedere a comunicare la variazione di tali coordinate con IBAN anche all’Inps in caso si percepisca la pensione o la disoccupazione.
Comunemente si usa il termine coordinate bancarie per indicare ogni sigla come BIC, ABI, IBAN, CAB, BBAN, CIN, SWIFT CODE, TRN e CRO, tutti acronimi e facili da confondere. Il modulo per la richiesta delle coordinate bancarie deve essere compilato con i dati necessari per ottenere tutte le informazioni compresi IBAN, BIC, CIN che consentono di risalire alla filiale della banca, al numero di conto corrente e di conseguenza al titolare di tale conto partendo dal codice IBAN.
Analizziamo ogni codice per comprenderne meglio il significato e il motivo per cui avviene la comunicazione di coordinate bancarie a terzi.
Indice Contenuto
Coordinate bancarie per bonifico: IBAN
Il codice IBAN è quella coordinata bancaria che contiene tutte le informazioni fondamentali del conto ed il suo significato letterale è: International Bank Account Number. In Italia l’IBAN ha 27 caratteri tra numeri e lettere scritti in maiuscolo ed è composto da diversi codici compreso quello per la verifica delle coordinate bancarie.
Ai primi due posti ci sono due lettere corrispondenti alla sigla ISO 3166 che riguarda la nazione di appartenenza della banca, l’Italia viene indicata con la sigla IT. Il codice prosegue con 2 numeri di controllo detti CIN Europeo che serve per garantire l’esattezza dell’IBAN. In seguito c’è il BBAN italiano che contiene il CIN Italia, ABI, CAB e il numero del conto corrente dell’intestatario.
BBAN
Questo codice è composto da CIN ovvero Control Internal Number, ABI ovvero Associazione Bancaria Italiana, numero che identifica la banca in cui è stato aperto il conto, CAB o Codice di Avviamento Bancario Italiano che rappresenta la filiale. Infine viene indicato il numero di conto corrente.
CRO
Il CRO ovvero il Codice di Riferimento Operazione è una serie di 11 cifre che consentono di tracciare una specifica attività bancaria e precisamente un bonifico SEPA quindi una transazione finanziaria avvenuta tra due diverse banche. Il codice CRO viene usato anche da Poste Italiane ma in questo caso è composto da 15 numeri tra cui le prime 4 cifre indicano le PI mentre gli altri 11 sono utilizzati per l’identificazione dell’operazione.
TRN
Il TRN ovvero Transaction Reference Number è l’evoluzione del codice CRO che è stato modificato con l’avvento dell’area SEPA e del relativo bonifico. Il codice TRN a livello internazionale viene utilizzato come identificazione di un’operazione bancaria cioè di una transazione tra banche differenti e ne conferma l’esattezza. Il TRN è costituito da 30 elementi tra lettere e numeri e dalla sesta alla sedicesima è posizionato il vecchio CRO.
Come calcolare le coordinate bancarie
Il calcolo delle coordinate bancarie, ovvero l’Iban, avviene tramite la composizione del codice alfanumerico formato da 27 caratteri. L’Iban contiene inoltre ulteriori codici identificativi e di controllo. Tali dettagli fanno sì che le coordinate bancarie siano rappresentate da un codice univoco che riguarda uno specifico intestatario di conto corrente e quindi di Iban. Il calcolo dell’Iban si effettua inserendo i codici dei seguenti dati:
Codice del Paese: i primi elementi che compongono l’Iban sono due lettere che rappresentano il Paese di provenienza del conto, ad esempio se si tratta di coordinate bancarie italiane, francesi o tedesche l’Iban inizierà rispettivamente con le lettere maiuscole IT, DE e FR.
Codice di controllo: i due caratteri che seguono il codice paese nelle coordinate bancarie fanno parte del codice di controllo. Questi elementi sono due numeri e consentono all’operatore della banca o a coloro che inseriscono le coordinate bancarie, ad esempio sull’home banking, di confermarne la correttezza. Il sistema infatti, una volta inserite le coordinate, effettua un controllo automatico segnalando subito eventuali anomalie o errori d’inserimento.
CIN: rappresentato con una lettera maiuscola, il CIN acronimo di Control International Number viene generato automaticamente da un calcolo che prende in considerazione le variabili di Abi e Cab.
ABI: si tratta di un codice che si compone di cinque numeri e indica l’identificativo della banca in cui è stato aperto il conto corrente con relativo Iban. Ad esempio l’Abi di Intesa San Paolo è 03069 mentre quello della Banca Popolare di Milano è 05584.
CAB: dopo l’ABI si trovano i cinque caratteri numerici che rappresentano la posizione geografica ovvero il luogo in cui si trova la filiale della banca che ha emesso l’Iban.
Codice individuale: gli ultimi 12 caratteri dell’International Bank Account Number racchiudono il numero del conto corrente del correntista bancario.
Verifica e controllo
La modalità di composizione dell’Iban facilita la verifica delle coordinate grazie alla suddivisione in numeri e lettere. Inserendo il codice IBAN nell’apposito spazio nella schermata dell’Home Banking della propria banca, viene monitorata automaticamente la composizione dello stesso.
Tale controllo automatico consente di individuare se vi sono degli errori nella scrittura che possono essere dovuti anche ad una semplice digitazione errata.
Inoltre sul web si possono trovare facilmente tools che consentono di verificare la correttezza dei dati in pochi secondi. Basta inserire il codice scrivendolo negli appositi spazi per controllare l’esattezza dei dati e procedere, se lo si desidera, con il versamento tramite Home banking oppure si può richiedere una verifica delle coordinate bancarie direttamente allo sportello della propria banca. Puoi provare ad esempio ibancalculator.com.
Ricorda però che i controlli automatici ed i tool possono solo confermare se il formato delle coordinate immesse è giusto, potresti infatti aver inserito un formato corretto relativo ad un destinatario errato. Assicurati sempre di aver inserito i dati corretti.
Vedi anche “Trova banca (e filiale) da iban“.
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.