Intendi aprire un conto bancario negli Stati Uniti d’America ma non hai la residenza americana? Innanzitutto devi sapere che ti sarà comunque possibile farlo, grazie ad alcune banche che lo permettono. L’unica controndicazione, come vedremo, è che per procedere dovrai necessariamente recarti sul posto.
In realtà, potresti anche aprire un conto corrente online in USA, ma in questo caso la documentazione che dovrai presentare sarà molto più approfondita. In questa guida vedremo quindi qual è la procedura corretta per aprire un conto corrente negli Stati Uniti.
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Come aprire un conto corrente in una filiale in USA
Come anticipato, potrai aprire senza alcun problema un conto corrente in USA recandoti in una filiale. In prima battuta chiaramente dovrai verificare quali sono gli istituti bancari che permettono l’apertura di un conto ai non residenti. Una volta verificato questo requisito fondamentale, dovrai recarti allo sportello munito dei tuoi documenti in corso di validità, ovvero passaporto e carta d’identità.
Questa soluzione solitamente risulta molto conveniente per coloro che hanno necessità specifiche, come quelle di possedere partecipazioni in aziende oltreoceano, ma non solo. Sul suolo americano dunque, avrai la possibilità di aprire due tipologie di conti, ovvero Saving account e Checking account. Il primo corrisponde a quello che è il nostro conto deposito, mentre il secondo è un conto corrente tradizionale, ossia quello di cui molto probabilmente sei già titolare.
Ad ogni modo, a prescindere dalle due tipologie di conto, l’operatore allo sportello ti farà firmare un modulo apposito per i non residenti, ovvero il “W-8BEN”. Parliamo di un documento fondamentale, visto che ti permetterà di non pagare le tasse sul capitale, dal momento che le stai già pagando in Italia. Arrivato a questo punto, ti verrà consegnata immediatamente la tua nuova carta di debito insieme a un blocchetto di assegni.
Per quanto concerne la carta, questa è solitamente una Visa, e potrai sceglierne anche il codice PIN. L’ultima operazione riguarda il primo deposito, consigliato di almeno 500 dollari. Concluse queste semplici operazioni, la gestione del conto in America sarà piuttosto semplice. Qualche difficoltà maggiore invece potresti riscontrarla se avessi bisogno in futuro di carte di credito.
Tali carte, infatti, si fondano su una policy piuttosto complessa, che in realtà non è dettata dal singolo istituto, ma dal sistema economico-finanziario. Chiaramente la tua storia creditizia pregressa inciderà notevolmente sul rilascio.
Come aprire un conto corrente online in USA
Abbiamo detto che in alternativa all’apertura di un conto corrente tradizionale in USA recandoti in filiale, esiste la possibilità di aprire un conto online. In questo caso, però, la documentazione che ti verrà richiesta sarà più approfondita. Oltre ai documenti sopracitati necessari per aprire un conto tradizionale, quindi passaporto e documento d’identità, dovrai presentare:
- una lettera di referenze da istituti italiani. A seconda della banca scelta, potrebbero esserne necessarie due;
- un questionario conoscitivo, per certi aspetti simile al Mifid che viene utilizzato nei Paesi Membri dell’Unione Europea.
Anche le tempistiche di apertura di un conto online sono ben differenti da quelle di un conto tradizionale. Essendo l’iter più complesso e aggiungendo a ciò i tempi fisiologici per la consegna di alcuni documenti attraverso un corriere, possono volerci anche alcune settimane per aprire il conto. In realtà esistono dei metodi per accelerare il tutto, ma non sono attuabili in qualsiasi situazione.
Per esempio potresti ricorrere a un familiare o un amico che ritieni affidabile e che si trovi fisicamente negli USA. In alternativa, potresti presentare la domanda a un istituto con cui hai già avuto contatti in precedenza, magari derivanti da altre attività. Infine, è possibile anche considerare l’opzione di rivolgerti a un’agenzia italiana, che in questo caso farebbe da tramite.
Tali agenzie hanno proprio questa funzione, ovvero quella di aiutare i cittadini italiani nelle pratiche di apertura di un conto all’estero, Stati Uniti compresi. Chiaramente, anche in questo caso dovrai presentare i tuoi documenti, nonché dichiarare quella che è la tua (valida) motivazione. Questo perché dovrai dimostrare che hai effettivamente bisogno di aprire il conto, e non intendi solamente trovare un escamotage per evadere fiscalmente.
Migliori banche americane
Aprire un conto negli Stati Uniti ha senso solamente nel momento in cui si dovessero avere esigenze specifiche. Farlo perché intendi risparmiare sulle commissioni bancarie non ha molto senso, proprio a causa dell’iter non propriamente semplice. Se il motivo fosse questo dunque, il consiglio è quello di valutare attentamente le offerte delle banche italiane, o eventualmente di quelle presenti sul suolo europeo.
Uno dei motivi validi e più frequenti per l’apertura di un conto in USA, invece, riguarda quelle persone che hanno delle partecipazioni in aziende americane, motivo per cui si può rendere necessaria la gestione dei flussi di denaro direttamente sul territorio. Ad ogni modo, esattamente come accade nel nostro Paese, anche negli Stati Uniti le banche sono moltissime, e ognuna con particolari offerte pensate su misura della clientela.
Tra le più popolari ci sono Bank of America, CityBank e Chase. In particolare quest’ultima è sicuramente l’istituto più diffuso, con moltissime filiali sparse in tutta la nazione. Questo aspetto non è minimamente da sottovalutare nel caso dovessi necessitare di assistenza, date le dimensioni del territorio americano.
Costi e quote associative
Esattamente come accade su suolo italiano, anche in America i conti correnti bancari hanno un costo. Stabilire con esattezza una cifra al riguardo non è possibile, perché, come potrai facilmente immaginare, tali costi variano a seconda dell’istituto scelto. Solitamente comunque esistono dei prodotti basilari, per uso ordinario, a costo zero. Eventualmente possono essere messe delle condizioni in tal senso.
La prima potrebbe essere quella di mantenere la giacenza media sopra un determinato importo. Sotto a tale cifra, verrebbe applicato invece un canone. Una seconda condizione molto comune è quella di dover fare un determinato numero di operazioni per mantenere il “costo zero”. In questo caso, chiaramente, sussiste una controindicazione: non abitando su suolo americano, potresti correre il rischio di non raggiungere la soglia prevista.
Se però dovessi avere necessità differenti rispetto a quelle ordinarie, il discorso allora cambierebbe. Ad esempio, un bonifico inviato al di fuori dell’America viene considerato come non ordinario dalle banche del Paese. Tra i principali movimenti ordinari troviamo invece:
- versamenti
- bonifici negli Stati Uniti
- prelievi attraverso la carta di debito
- accredito stipendio
- domiciliazione bollette
Infine, quando aprirai il conto, solitamente dovrai pagare una quota “associativa” comunque molto contenuta, il cui importo, considerando il cambio in dollari, è di circa 5 euro.
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.