La separazione dal proprio coniuge non è mai un evento piacevole da affrontare. Oltre alle ripercussioni di tipo sentimentale nella tua vita si faranno largo anche una serie di incombenze burocratiche che, però, dovrai necessariamente affrontare. Tra queste si colloca il destino del conto corrente cointestato: la separazione, ovviamente, impone di decidere cosa fare dei beni di cui disponete e la chiusura del conto cointestato risulta proprio tra questi.
Per sua natura, questa tipologia di prodotto appartiene in parte uguale sia a te che al tuo coniuge e necessita, per legge, di ambedue le parti. Può trattarsi, però, di un conto cointestato a firma congiunta o a firma disgiunta ed è proprio questo particolare che farà, insieme al regime patrimoniale scelto, la differenza in fase di separazione per la chiusura del conto corrente.
Nel momento stesso in cui decidi di sposarti, infatti, insieme al coniuge decidi anche la situazione patrimoniale che desiderate sia in vigore durante il matrimonio, scegliendo tra la comunione o la separazione dei beni.
Il primo passo che, dunque, dovrai fare è quello di verificare di fronte a quale tipo di situazione ti trovi, in modo da poter agire, a seconda dei casi, nella maniera migliore e più veloce.
In questo articolo analizzeremo ogni casistica possibile, in modo da creare una guida pratica sull’argomento.
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Chiusura di un conto corrente cointestato a firma disgiunta per separazione dei coniugi
Se il conto corrente che avevi aperto con il tuo coniuge risulta essere a firma disgiunta, l’iter da seguire risulterà comunque un po’ più semplice rispetto al caso opposto. Dal momento che tutte le operazioni realizzate con questo tipo di prodotto possono essere eseguite separatamente da ognuno degli intestatari, potrai recarti in banca e richiedere l’estinzione del conto senza che l’altra persona debba necessariamente essere presente.
Ti basterà seguire le istruzioni che ti verranno fornite direttamente dal tuo istituto di credito che, per regolamento, sarà tenuto a credere che tu sia, in quanto parte che sta cessando il contratto, già in perfetto accordo con il cointestatario del conto corrente.
L’unico caso in cui potresti avere problemi ad eseguire l’operazione sarebbe quello in cui, all’atto dell’apertura del conto, sia tu che il cointestatario abbiate deciso di porre delle limitazioni al conto. Ciò significa che, tra le clausole del contratto sarà ben specificato che nessuno degli intestatari potrà chiudere il conto corrente senza la presenza dell’altro.
Chiusura del conto corrente a firma congiunta per separazione
Se il prodotto scelto in fase di stipula del rapporto contrattuale è quella del conto cointestato a firma congiunta, non potrai in ogni caso operare senza l’autorizzazione dell’altra persona. Per legge, infatti, in questa tipologia di conto non è possibile effettuare alcuna operazione senza l’assenso del cointestatario.
Naturalmente se entrambi siete in accordo sulla necessità di chiudere per sempre il conto corrente non ci saranno problemi. Si potrà procedere con la cessazione e con la relativa suddivisione degli importi, se prevista dal tipo di regime patrimoniale scelto all’atto del matrimonio.
Se, però, il tuo coniuge non volesse concederti questa possibilità, l’unica alternativa rimarrebbe quella di rivolgerti al giudice di pace, il che si tradurrebbe inevitabilmente in un allungamento dei tempi burocratici.
Sarà il giudice stesso a disporre la chiusura del conto corrente e l’eventuale ripartizione della somma residua depositata.
Chiusura del conto cointestato in regime di comunione dei beni
Dato uno sguardo all’iter da seguire sia per il conto cointestato a firma congiunta che a firma disgiunta, quanto influisce il tipo di situazione patrimoniale dei coniugi nella chiusura del conto corrente? La risposta è semplicissima! In base al regime scelto, infatti, le differenze sono davvero sostanziali.
Partiamo ad analizzare quella che è la situazione più comune ed anche più semplice, ovvero quella in cui tu abbia scelto con il tuo coniuge di essere in comunione dei beni. In questo caso, il residuo del conto corrente andrà diviso in parti uguali tra i coniugi.
Se, quindi, sul conto al momento della separazione ci sono 2.000 euro e tu e tua moglie (o marito) siete in comunione dei beni, il denaro andrà diviso per metà e quindi avrete diritto a 1.000 euro ciascuno.
Chiusura del conto cointestato in regime di separazione dei beni
Un discorso completamente differente, invece, riguarda il caso in cui tu abbia sì un conto corrente cointestato con il tuo coniuge ma, al contempo, sia in regime di separazione dei beni. All’atto della chiusura, infatti, avrai l’opportunità di optare per la ripartizione equa del 50% del residuo proprio come avviene per la comunione dei beni ma avrai anche la possibilità di agire diversamente.
Potrai, infatti, dimostrare (ovviamente qualora ve ne siano i presupposti) che il deposito presente sul conto corrente in questione è costituito esclusivamente dal tuo denaro.
Significa, in poche parole, che potrai rivendicare la proprietà totale delle somme dimostrando, ad esempio, che le stesse derivino dai tuoi stipendi da lavoratore dipendente e che tu abbia deciso di cointestare il conto semplicemente per agevolare l’altro coniuge nella gestione del bilancio dell’intera famiglia. Il saldo in attivo sul conto cointestato, dunque, non andrà diviso con nessuno!
Esiste, poi, un’altra clausola importantissima. Se in costanza di matrimonio il tuo coniuge ha prelevato più del 50% del saldo presente sul conto, nel momento della separazione dovrà restituirti esattamente la metà di questa somma a meno che non dimostri di aver utilizzato quei soldi per esigenze familiari.
La Cassazione ha recentemente stabilito, infatti, che se un coniuge ha preso dal conto più di metà dei soldi durante il matrimonio in regime di separazione dei beni, deve per forza restituirli al momento della separazione dato che con questa cessano definitivamente tutti gli effetti del matrimonio. Avrai modo, dunque, di tutelare al meglio il tuo denaro e di procedere con la chiusura del conto voltando definitivamente pagina.
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Marco Fanelli
Marco Fanelli è un esperto nel settore fintech, con particolare interesse per carte, conti correnti e conti deposito. Con un background come sviluppatore informatico, Marco ha creato uno dei siti più visitati in Italia nel settore finance. Il suo obiettivo principale è fornire guide chiare e dettagliate, risolvere le problematiche annesse all'uso di carte e conti ed offrire recensioni comparative approfondite, rendendo il mondo fintech comprensibile per tutti.